domenica 5 febbraio 2012

Pioggia di luce..

Non so voi, ma io non ho mai visto una lucciola dal vivo, tuttavia ne rimasi affascinata da piccola, guardando il film d'animazione della Disney "Robin Hood"... e oggi ho rivissuto la stessa magica emozione di fronte alle opere del fotografo giapponese Tsuneaki Hiramatsu, che utilizzando la fotografia time-lapse ha catturato il brillio movimentato delle lucciole nelle calde sere d'estate... l'effetto è stato ottenuto utilizzando diverse esposizioni e aperture con una Nikon, e il risultato mi ha anche ricordato lo scintillio di un'altra protagonista della mia infanzia: Trilli Campanellino!!! :)
Ecco a voi le stupende e magiche creazioni di Hiramatsu:







Ed ecco il passo del film Disney di cui vi parlavo... 


mercoledì 11 gennaio 2012

GoldFish Salvation

L'arte contemporanea offre così tante possibilità che spesso ci si stupisce di quanta inventiva si possa celare nella mente umana... E' il caso di Riusuke Fukahori, che crea acquari dipingendoli su più livelli di resina liquida... qualcosa di fantastico, prima di tutto per l'idea e poi per la realizzazione certosina... il risultato è strabiliante, si stenta a credere che quei pesciolini, quelle alghe, siano semplicemente riproduzioni dipinte... Sono strabiliata!!!!
Ma giudicate voi stessi!!!!



lunedì 2 gennaio 2012

winter butterfly

Ecco un face painting improvvisato, il mio primo face painting!!! Purtroppo non ho i cosmetici giusti per quest'arte, quindi ho usato ombretti cremosi, due della Kiko e uno della Essence... il risultato tutto sommato non è malaccio!! ;)





A proposito di colori...

Come non segnalare una grandissima illustratrice giapponese, Haruyo Morita. Le sue opere coniugano la delicatezza evocativa e il simbolismo dell'arte tradizionale nipponica con un decorativismo degno di Klimt, evidente nella preziosissima resa dei kimono. L'incantevole cromia soffusa e l'impostazione delle scene in stile teatro Kabuki conducono naturalmente l'osservatore ad estraniarsi dalla realtà verso scenari onirici e orientaleggianti. Davvero un toccasana per l'immaginazione..







 Per sognare ancora: http://haruyomorita.com/index.htm

domenica 1 gennaio 2012

Fabrican, gli abiti del futuro...

A quanto pare un designer spagnolo di nome Manel Torres ha ritenuto superate le vecchie stoffe e le tanto antiestetiche cuciture, dando vita ad un tessuto "spray"! Il materiale in questione, nato dall’unione di una sospensione di particelle microscopiche di cotone e un polimero plastico che asciuga a contatto con l’aria, viene spruzzato direttamente sulla pelle creando un abito, che in versione base diventa una seconda pelle (e quindi non molti potrebbero permetterselo!!!!), ma che ha innumerevoli possibilità se spruzzato su una sovrastruttura scheletrica applicata al corpo.
Per saperne di più http://www.fabricanltd.com/

a proposito di arte..

..e make up, vi segnalo, per chi ancora non lo conoscesse, un bravissimo hand e body painter di nome Guido Daniele.. sono rimasta estasiata dai suoi lavori, che mi sono trovata sotto gli occhi per puro caso durante le mie ricerche sul face painting, una forma d'arte che mi appassiona!



questo e molto altro ancora sul suo sito: http://www.guidodaniele.com/

make up bronzo




Tra tutti gli ombretti che ho visto (e che mi posso permettere da studentessa/lavoratrice/fuorisede...), i colori che maggiormente stimolano la mia immaginazione, e che mi ipnotizzano nel vero senso della parola, sono quelli della KIKO.. ed è per questo che ho usato il num 26 come elemento principale del make up..

Make up argento..

trucco serale, ho provato per la prima volta un ombretto cremoso, il num.4 della Essence... beh, non è andata malissimo! ;)




Butterfly Effect..

Per me truccarsi è come dipingere, è una forma d'arte, e anche se non ho mai studiato make up, quindi sono totalmente amatoriale nelle mie creazioni, mi cimento con piacere.
Ieri mi sentivo creativa, quindi ricordandomi di un tutorial visto su youtube, ho creato un make "artistico"..

ciò che ho sempre amato, nell'arte come nella natura, sono i colori... non potrei vivere in un mondo in bianco e nero! :)

2012

Penso che il modo migliore per iniziare questo blog e il 2012 sia condividere alcune parole di Antonio Gramsci, totalmente in sintonia con le mie convinzioni.. buona lettura!


Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.
Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.
Dicono che la cronologia è l’ossatura della storia; e si può ammettere. Ma bisogna anche ammettere che ci sono quattro o cinque date fondamentali, che ogni persona per bene conserva conficcate nel cervello, che hanno giocato dei brutti tiri alla storia. Sono anch’essi capodanni. Il capodanno della storia romana, o del Medioevo, o dell’età moderna. E sono diventati cosí invadenti e cosí fossilizzanti che ci sorprendiamo noi stessi a pensare talvolta che la vita in Italia sia incominciata nel 752, e che il 1490 0 il 1492 siano come montagne che l’umanità ha valicato di colpo ritrovandosi in un nuovo mondo, entrando in una nuova vita. Cosí la data diventa un ingombro, un parapetto che impedisce di vedere che la storia continua a svolgersi con la stessa linea fondamentale immutata, senza bruschi arresti, come quando al cinematografo si strappa la film e si ha un intervallo di luce abbarbagliante.
Perciò odio il capodanno. Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno. Nessun giorno preventivato per il riposo. Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell’animalità per ritrarne nuovo vigore. Nessun travettismo spirituale. Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova, pur riallacciandosi a quelle trascorse. Nessun giorno di tripudio a rime obbligate collettive, da spartire con tutti gli estranei che non mi interessano. Perché hanno tripudiato i nonni dei nostri nonni ecc., dovremmo anche noi sentire il bisogno del tripudio. Tutto ciò stomaca.
(Antonio Gramsci, 1° Gennaio 1916 su l’Avanti!, edizione torinese, rubrica “Sotto la Mole”)

Fonte: blog del Popolo Viola